LO YOGA È VIVO
Lo Yoga è una disciplina antichissima (reperti archeologici lo fanno risalire all’età del bronzo), ma più che antica possiamo dire senza tempo poiché risale agli archetipi eterni di conoscenza e di visione dell’essere umano, del mondo, dello spirito, dell’Anima, delle energie sottili e dei mondi trascendenti (piani di esperienza dopo la morte).
Questi archetipi di conoscenza trasmessi dagli antichi veggenti sono presenti nei Veda, nelle Upanishad, negli Agama del Tantra ecc. e nelle tradizioni dello yoga fino ad oggi.
Mentre lo yoga riguarda prevalentemente l’esperienza metafisica, l’Ayurveda si occupa più del benessere, della salute, della pienezza di vita di ogni essere umano.
Dell’ordine del mondo e della felicità è l’argomento delle regole del Dharma codificato in modo peculiare nelle epoche storiche.
Le visioni degli antichi rishi a cui fa riferimento lo yoga se non sono sperimentate direttamente diventano cultura, conoscenza teorica, tradizione, ritualistica quindi religiosa, ma non esperienza personale.
La rigidità della tradizione culturale indiana schiacciata nella divisione di caste deve adeguarsi non ad invenzioni moderne, new age dello yoga di moda, ma all’esperienza diretta di ricercatori, yoga, iniziati.
Se questo non avviene lo yoga farà la fine di altre culture morte, argomento di indagini, di programmi televisivi ed elucubrazioni pseudoscentifiche ed esoteriche.
In questa scuola queste conoscenze sono vive, è viva l’esperienza, l’energia ed i mondi ad esse connesse: il ricercatore deve vivere con entusiasmo questo campo senza timore ed incertezza.
In realtà molte conoscenze dello yoga riguardo la trascendenza e l’anima sono piu teoriche che pratiche, ma non per gli studenti di questa scuola a cui verrà dato modo attraverso la pratica personale, insegnamenti diretti e lo studio approfondito di queste esperienze nel dialogo, di avere una conoscenza personale non solo teorica e culturale.
Lo yoga è vivo e rinnova la conoscenza eterna.