La strada spirituale in versione tascabile

Il destino dell’Anima individuale è crescere, espandersi passo dopo passo attraverso le esperienze sia di vita che di conoscenza. Esso deve acquisire una visione alta e ampia ed anche una forte possibilità di azione, di comprensione, di trasformazione della ”natura“ attraverso la conoscenza e l’azione. (questo non va confuso con il potere che è possibilità di azione e controllo da parte di un io limitato).
Quindi il ricercatore, colui che accompagna l’Anima in questo viaggio, espande sia la conoscenza che le proprie potenzialità; attraverso questo cammino, il grande albero dell’Anima cresce diventando maestoso e ricco di frutti prelibati. Il ricercatore perciò deve compiere il proprio destino in due modi: ricercare la conoscenza e perfezionarsi attraverso l’azione! Molti hanno l’illusione e vendono la stessa agli altri che sia sufficiente una strada fatta di una fruizione di contenuti intellettuali e relative esperienze meditative.

Non è così!

Questa è una strada parziale, l’albero non cresce maestoso ma si trasforma nella sua allegoria!
È vero a molti basta l’allegoria della conoscenza e una strada spirituale in versione tascabile!
Per crescere occorre quello straordinario motore, fattore di maturazione attraverso l’esperienza che è l’azione materiale nella vita fisica. Perciò ci si incarna, perciò si ha un corpo fisico: all’idea occorre il frutto, all’essere occorre il divenire, tutto insieme è la completezza. Coloro che si accontentano della cultura della spiritualità, dell’ allegoria al posto dell’ intensità della vita, si limitano ad una rappresentazione teatrale di ciò che è la vita spirituale. Il piccolo essere che si rannicchia nel piccolo orto dell’ “Io e mio” non può contenere il grande albero della conoscenza e si accontenta di un bonsai.

Per crescere gli occorrono le sfide della vita, dell’azione altruistica, di ciò che è difficile ed a volte impossibile. Il piccolo io deve crescere ed espandersi ed esperienza dopo esperienza diventerà maturo e completo.

firma L'albero della conoscenza non è un bonsai